di Enrico Campofreda
Non lo aspetti che Ivan Basso - ormai entrato nell’élite del pedale che conta - lanci il proprio “je m’accuse” per l’emotrasfusione, poco importa se fatta o non fatta, col medico truffandino Fuentes. Lo lancia dopo un travaglio di mesi, a fronte di prove più che schiaccianti, con le strutture del governo dello sport che già gli promettono sconti di pena per il pentitismo. Però lo fa. Dice quella verità che tutti sanno e che i protagonisti vittime della propria (…)
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Sport
Articoli
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Lo sprint che non t’aspetti
17 maggio 2007 par (Open-Publishing)
4 commenti -
Catania, la retorica dietro l’angolo
7 febbraio 2007 par (Open-Publishing)
4 commentidi Stefano Jorio
C’era una volta un paese infantile e feroce, ma tanto buono, appassionato di scandali e di sport. La sua opinione pubblica si accese nel 1980 quando scoprì che dietro il calcio c’era un sistema di illeciti che venne chiamato Calcioscommesse.
Si accese una seconda volta nel 1986 quando scoprì un altro sistema di illeciti che venne chiamato Secondo Calcioscommesse. Poi nel 2006 ci fu un terremoto giudiziario che venne chiamato Calciopoli.
Poi un sacco di violenze, l’area (…) -
SE S’ASSASSINA IL CENTRAVANTI
3 febbraio 2007 par (Open-Publishing)
5 commentidi Enrico Campofreda
Dello stadio enclave della violenza pare siano stanchi, offesi e colpiti in tanti. Non solo la Polizia che come venerdì ci lascia il morto. Il suo morto. A volte il morto lo fa o se lo fanno fra loro le fazioni ultrà in stadi diventati campi di battaglia.
E non la battaglia simulata proposta dalla tenzone sportiva. Sugli spalti e fuori ci si spranga, accoltella, spara. Si tira in faccia la bomba carta che andrà a segno con maggior certezza rispetto al bazooka che (…) -
CAZZARA
13 settembre 2006 par (Open-Publishing)
1 commentodi Spartacus
Dichiara: “Il nostro è un varietà d’intrattenimento, noi cazzeggiamo, non facciamo processi”. Lei è Simona, la Vanna Marchi dello show calciofilo, che s’erge a difesa anche delle passerelle indifendibili come quella di Lucianone Moggi voluto in trasmissione perché tutto quanto fa spettacolo, ancor più l’associato a delinquere per eccellenza del mondo pallonaro.
E’ la deriva d’un modo “d’intrattenere” che s’autoproclama intelligente e che dall’ammiccante è da tempo scaduto (…) -
PARA-FASCISTI ?
14 luglio 2006 par (Open-Publishing)
2 commentidi Enrico Campofreda
Che le curve del calcio siano purtroppo da anni diventate l’enclave d’un nazi-fascismo di ritorno violento e razzista è un triste fenomeno cui né la politica ufficiale né quella sportiva vogliono porre rimedio. Solo accorati quanto inutili appelli ma nulla di concreto.
La stessa legge Pisanu volta a identificare ogni spettatore da stadio, in tribuna come in curva, attraverso il biglietto d’ingresso s’è dimostrata un flop. Fungendo da perfetta maschera alla nolontà di (…) -
L’Italia che non vogliamo
12 luglio 2006 par (Open-Publishing)
1 commentoLa festa per la vittoria riserva spiacevoli sorprese. Croci celtiche, svastiche sui muri, cori fascisti. Purtroppo anche Buffon è coinvolto. E non è la prima volta
di Emiliano Sbaraglia
Ieri abbiamo commentato la vittoria della Nazionale di calcio con un velato (forse non troppo) ottimismo, probabilmente sulla scia degli entusiasmi collettivi che non hanno risparmiato nessuno, dal Presidente della Repubblica all’ultimo dei tifosi. Abbiamo parlato dell’Italia che vogliamo, dell’Italia dei (…) -
Fieri di essere italiani?
12 luglio 2006 par (Open-Publishing)
2 commentiHo festeggiato anche io, come tutti o quasi tutti, anche se un po’ defilato, il trionfo azzurro, di questa squadra dalla saggezza proletaria di Gattuso, che ha saputo rispondere alla domanda delle cento pistole: "Sì, si può vincere un mondiale senza attaccanti".
di Gennaro Carotenuto
Sì, si può vincere, ma poi il trionfo si può anche macchiarlo in un altro modo. Si può anche fare un po’ di pipì fuori del vaso quando si è alzato il gomito e si sta festeggiando, ma poi bisogna domandare (…) -
FEMMINE
11 luglio 2006 par (Open-Publishing)
di Spartacus
E’ femmina la Coppa del Mondo e lei da femmina della politica l’ha subito affiancata, avvinghiata, oscurata. Come una Venere le si è elevata accanto quasi a dire: è un trofeo che mi spetta più del pomo di Paride. L’ha strappata di mano a Cannavaro dopo essere piombata nei maschi spogliatoi dell’Olimpia Stadium intrisi degli orgiastici riti della vittoria. E che vittoria. Azzurri in estasi a strofare in vernacolo e lei fatina ministra a domandare stentorea “dov’è la coppa?” (…) -
CAMPIONI ANCHE DI MORALITA’ ?
10 luglio 2006 par (Open-Publishing)
21 commentidi Enrico Campofreda
Mondiale vinto e ti ritrovi fratello d’Italia a sventolare, urlare, gioire, vagare anche se di calcio non capisci un’acca come il tizio che nella cornice unica d’uno schemo sul Pater Tiber per tutto il secondo tempo ripete ossessivo che i bleus hanno culo. Culo per niente, ci stanno mettendo sotto, hanno gambe e testa mentre i Lippiboys dopo la materazzi-follìa e la materazzi-magia sono pigiati nell’area loro o poco più.
Rischiano brutto per un’ora, fino a uno dei (…) -
ALE’ MUNDIAL
9 luglio 2006 par (Open-Publishing)
1 commentodi Enrico Campofreda
”I francesi che s’incazzano pa pa ra pa ra pa pa e le palle ancor gli girano...”. C’è chi stasera vorrà cantare Paolo Conte per rinverdire coi pedatori le glorie italiche di Bartali anche in epoca in cui lo sport non è più epica ma evento assai mediatico e ben poco romantico. A contribuire a questo c’è un sistema reso losco da troppi interessi del capitale. Il doping e le truffe sono un tutt’uno col gagliardo vigore degli atleti? E dire, come qualcuno ha fatto, che il (…)