di Michele Giorgio
Addio «piano di convergenza», la difficoltà della campagna contro Beirut indebolisce Tel Aviv e blocca la possibilità di un disimpegno-bis. Hamas mantiene un basso profilo (nonostante cattura e ricovero del presidente del parlamento), ma è dura essere ottimisti.
Inviato a Ramallah. A Ramallah dell’offensiva israeliana si parla molto. Non potrebbe essere altrimenti visto l’eccezionale gravità di ciò che sta accadendo in Libano, che a molti ha riportato alla memoria la (…)
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Michele Giorgio
Articoli
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Libano, l’ultimo ostaggio è la Palestina
10 agosto 2006 par (Open-Publishing)
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Tel Aviv, 7mila "no" a Olmert
8 agosto 2006 par (Open-Publishing)
Pacifisti in corteo nella città israeliana. Arabi e intellettuali in prima fila. Non c’è Peace now, che s’è inventato la "guerra giusta"
di Michele Giorgio Inviato a Tel Aviv
Sono arrivati in Viale Ben Zion alla spicciolata, da ogni parte di Israele, immergendosi nell’afa asfissiante di Tel Aviv mentre il sole scendeva verso la linea dell’orizzonte, per affermare che la guerra deve finire subito, che il massacro quotidiano di civili deve terminare, che uno scambio di prigionieri tra (…) -
Il colpo al cuore che ha fallito
4 agosto 2006 par (Open-Publishing)
Nella valle della Bekaa, tra le rovine di Baalbek Molti morti, ma i dirigenti Hezbollah non c’erano
Colpiti uffici e abitazioni già abbandonate, e tanti camionisti che trasportavano merci normali. Una cantante cristiana è l’eroina di tutti
di Michele Giorgio Di ritorno dal Libano
Un cielo insolitamente grigio oscura Baalbek. L’antica città del sole, nel fondo della Valle della Bekaa, a pochi chilometri dal confine con la Siria, è l’obiettivo più remoto colpito da Israele in Libano. Le (…) -
Un anno dopo, Bilin non s’arrende
10 luglio 2005 par (Open-Publishing)
Il villaggio palestinese è diventato il centro della resistenza contro la barriera dell’apartheid. Arabi, israeliani e internazionali lottano per difendere i principi sanciti un anno fa nella decisione della Corte internazionale di giustizia dell’Aja
di MICHELE GIORGIO, GERUSALEMME
Bilin è l’ultimo baluardo della lotta contro il muro. A un anno di distanza dalla storica sentenza della Corte internazionale di giustizia dell’Aja di condanna del progetto israeliano, i 1.700 abitanti di (…) -
Il dopo Arafat: la carta Barghuti
20 novembre 2004 par (Open-Publishing)
La moglie del leader dell’intifada: in corso contatti tra Marwan e al Fatah, mio marito il candidato ideale. Abu Ala: le presidenziali entro il 9 gennaio. Da Israele ancora nessuna risposta sulle garanzie per lo svolgimento del voto
di MICHELE GIORGIO
Èstata già definita «l’opzione Mandela», ma la candidatura a presidente dell’Anp del Segretario generale di Al-Fatah e «comandante dell’intifada», Marwan Barghuti, in carcere in Israele, dovrebbe rivelarsi presto qualcosa di più di una (…) -
Sotto accusa il Terminator israeliano
13 ottobre 2004 par (Open-Publishing)
Inchiesta per l’ufficiale che sparò sul cadavere di una 13enne palestinese
di MICHELE GIORGIO
L’ufficiale israeliano della Brigata Ghivati che la scorsa settimana a Rafah ha crivellato di colpi a distanza ravvicinata la tredicenne palestinese Iman Al-Hams, è una «mela marcia» o la punta dell’iceberg? Visto ciò che sta accadendo a Gaza - 115 palestinesi uccisi (tra cui una trentina di minorenni) in 12 giorni di offensiva militare israeliana nel zona nord-est della Striscia - la risposta (…) -
Nella morsa di Jabalya
8 ottobre 2004 par (Open-Publishing)
Sotto il fuoco dei carri armati israeliani, migliaia di nuovi «profughi» dal campo profughi
di MICHELE GIORGIO, Jabalya(Gaza)
Fuggono, sono centinaia, forse migliaia, i profughi di Jabaliya che lasciano il campo profughi per sottrarsi al fuoco dei carri armati israeliani e ai combattimenti, ora più sporadici, che infuriano nella zona. «Giorni di Pentimento», la devastante offensiva militare scatenata da Israele una settimana fa, in apparente risposta al lancio da parte palestinese di (…) -
Le due anime cecene
6 settembre 2004 par (Open-Publishing)
Due le visioni opposte tra gli indipendentisti, già contrapposte con la tragedia del teatro Dubrovka. Basayev, è per la «guerra santa islamica», Maskhadov sostiene la lotta armata solo contro obiettivi militari. Beslan, con la presenza di «militanti arabi», mette in gioco uno scenario più inquietante
Nel «teatro» di Beslan in scena anche il conflitto tra il duro Basayev e il moderato Mashkadov
di MICHELE GIORGIO
La presa di distanza dal sequestro di centinaia di ostaggi nella scuola di (…) -
Nablus, tra orgoglio e macerie
30 maggio 2004 par (Open-Publishing)
Viaggio nella città della Cisgiordania che più di ogni altra ha subìto le conseguenze di tre anni e mezzo di incursioni dell’esercito israeliano. Madri degli shahid e medici palestinesi hanno un unico obiettivo: resistere all’occupazione
MICHELE GIORGIO
INVIATO A NABLUS
Èun venerdì di primavera a Nablus. Dopo settimane di tempo incerto finalmente il sole riscalda la città che dalla valle nel cuore della Cisgiordania si arrampica sui monti Jerizim e Ebal. Un giorno di quiete, ma (…)