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Zero: arriva il 23 aprile a Strasburgo il film-inchiesta sull’11 settembre
Publie le martedì 22 aprile 2008 par Open-PublishingDazibao Cinema-video - foto Attentati-Terrorismo Governi Storia Francia
Zero: arriva il 23 aprile a Strasburgo il film-inchiesta sull’11 settembre
Il 23 aprile 2008 al cinema L’Odyssee 3 rue des Francs Bourgeois a STRASBOURG, tel 03.88.75.11 ci sarà la prima proiezione dello scomodo film che rompe il muro del silenzio.
alle ore 18 proiezione del film ZERO, inquiesta sull’11 Settembre http://www.zerofilm.info/
(Italia, 2007, 120’, 16/9, VOSTF, de Franco Fracassi et Francesco Trento)
alle ore 20 interviene Giulietto Chiesa
Zero è un film scomodo, un film-inchiesta che, inizialmente bandito dai circuiti cinematografici tradizional-commerciali, s’è fatto strada grazie al passaparola, la pubblicità su internet, la notorietà dei suoi autori e co-produttori. L’idea infatti è partita da un’inchiesta del famoso giornalista, nonché deputato al parlamento europeo, Giulietto Chiesa e la realizzazione del film ha visto la partecipazione straordinaria di personaggi come Dario Fo, Lella Costa, Moni Ovaia e Gore Vidal.
Per dar vita a questo film è stata svolta un’inchiesta giornalistica seria, sono state intervistate migliaia di testimoni oculari, sopravvissuti, personale impegnato nelle indagini, esperti, scienziati, giornalisti, in tutto il mondo. Perché, a distanza di oltre 6 anni, molte domande non hanno ancora trovato una risposta, perché le circostanze in cui morirono 2.801 persone sono ancora nebulose, perché la versione ufficiale dei fatti non convince. La Commissione Ufficiale d’inchiesta, infatti, ha tratto conclusioni che sono state contestate da più parti: dai servizi segreti, dagli scienziati, dai giornalisti, dai parenti delle vittime.
Basti pensare che, secondo la versione ufficiale, la strage dell’11 settembre sarebbe stata tutta opera di diciannove dilettanti di origine araba che, agli ordini dell’introvabile Bin Laden (sarà in qualche caverna afgana?), con alle spalle un’approssimativa esperienza di volo ed armati di semplici temperini, sarebbero stati in grado di prender possesso di quattro aerei di linea per dirottarli con estrema precisione contro i loro obiettivi, senza l’ausilio di alcun strumento; cosa che nemmeno i piloti più esperti sarebbero in grado di fare…
Ecco allora un film che vuole indurre lo spettatore a non accettare supinamente questa versione ufficiale, a porsi domande, a guardare con occhio critico gli avvenimenti, a ripensare alle molte incongruenze di una “verità” che ci hanno fornito e che non si vuol metter in discussione.
Qualche esempio. Come mai la difesa aerea statunitense, la più potente del mondo, l’11 settembre non ha intercettato nessuno dei quattro aerei dirottati? Perché le Torri Gemelle si sono “sgretolate” in quel modo? Dove sono i resti dell’aereo che avrebbe colpito il Pentagono, e come avrebbe fatto a violare lo spazio aereo più protetto del mondo? Chi erano veramente i dirottatori, come hanno agito, come sono entrati negli Stati Uniti?
A ben vedere, dopo oltre sei anni, non esistono vere prove di come si siano svolti i fatti, né si ha la certezza di chi abbia veramente organizzato gli attentati: c’è solo quel famoso video del fantomatico ed introvabile Osama Bin Laden. Da notare che, a tutt’oggi, per l’FBI, Bin Laden è accusato sì degli attentati del 1998, ma non della tragedia dell’11 settembre e questo perché non esistono prove certe.
Per questo il film si chiama Zero, per ripartire da zero con un’indagine che ricostruisca i fatti o, per lo meno, ci mostri le evidenti incongruenze, i troppi buchi dell’informazione che ci è stata fin qui propinata. Ed è sicuramente una cosa buona per gli spettatori abruzzesi: questo weekend possono andare al cinema ad allenare il cervello ed il proprio spirito critico.
Cecilia Bombardi