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MANIFESTAZIONE PER LA LIBERTA’ DEI CINQUE NELLE STRADE DI WASHINGTON
Publie le martedì 26 settembre 2006 par Open-PublishingDazibao Manifestazioni-azioni Giustizia Prigione America Latina USA
Protestors march in front of the White House to protest the conviction of five Cuban government agents who were sentenced to long prison terms on espionage charges in south Florida, Saturday, Sept. 23, 2006, in Washington. Their defenders maintain they were gathering intelligence on possible plans for attacks against Cuba by Miami-based militants. (AP Photo/Manuel Balce Ceneta)
Un grido di libertà per i Cinque è risuonato nelle strade di Washington
DEISY FRANCIS MEXIDOR
“Abbiamo partecipato ad un avvenimento storico”, hanno espresso i partecipanti alla marcia che, per più di tre km., hanno percorso questo sabato le vie centrali di Washington a sostegno della causa dei Cinque antiterroristi cubani prigionieri da otto anni nelle carceri dell’impero.
I manifestanti gridavano costantemente “Free, free the Cuban Five”, in quella che è stata la prima manifestazione negli USA a favore della loro liberazione. L’iniziativa è stata parte della Giornata Mondiale della Solidarietà a favore di questa causa, che si sta sviluppando attualmente.
Gli attivisti Gloria La Riva e Andrés Gómez hanno precisato a Granma che fra i partecipanti al corteo c’erano manifestanti provenienti da New York, Washington, Philadelphia, Boston, Chicago, Los Angeles, San Francisco, Fort Lauderdale, nonchè dagli stati dell’Ohio, New Jersey, Maine, Connecticut, New Mexico, Oregon, Tennessee e Kentucky. “Ma la presenza più massiccia è stata quella della comunità cubana di Miami, Tampa e Cayo Hueso”, hanno segnalato.
I contestatori pacifici dell’ingiustizia che si sta commettendo in questo caso, hanno anche denunciato il tentativo dell’Amministrazione Bush di liberare il terrorista Luis Posada Carriles e si sono mantenuti per circa un’ora di fronte alla Casa Bianca.
CINQUE: COMUNICATO UFFICIALE DEL COMITATO 28 GIUGNO
Si è tenuto il 21 settembre, presso l’Università "La Sapienza" di Roma, facoltà di Scienze Statistiche, il convegno "La vicenda dei 5, una grave violazione del diritto internazionale e della Costituzione USA" al quale hanno partecipato professori e studenti dell’Ateneo, rappresentanti delle associazioni della solidarietà con Cuba, rappresentanti del mondo politico e sindacale e della stampa. La vicenda dei cinque cubani, ingiustamente detenuti negli Stati Uniti per aver scoperto e denunciato alcune delle trame terroristiche messe in atto dalla comunità cubano-americana di Miami con la colpevole complicità dei servizi segreti statunitensi, è stata ricostruita sotto il profilo giuridico-costituzionale dagli interventi del magistrato Luca Baiada e dell’avvocato Fabio Marcelli già osservatore ai processi contro i "5" per l’associazione internazionale dei giuristi democratici. Il professore de "La Sapienza" Luciano Vasapollo, presidente del "Comitato 28 Giugno - Difendiamo Cuba" ha sottolineato l’importanza di questo appuntamento che deve rappresentare la tappa di inizio di un percorso informativo sulla vicenda, indegnamente taciuta dai media nazionali ed internazionali, all’interno del mondo della cultura e, nello specifico, nelle scuole e nell’Università. La stessa esigenza è stata manifestata dal professore della 2^ Università "Tor Vergata" Raul Mordenti che ha sottolineato come sia necessario coinvolgere nella battaglia per la liberazione dei cinque patrioti cubani anche il mondo politico e delle istituzioni per comprendere fino in fondo il livello d’impegno dei parlamentari di questa legislatura su argomenti cruciali come il rispetto dei diritti umani. Sono inoltre intervenuti il direttore di redazione della rivista "Nuestra América" Enzo Di Brango e di Radio Città Aperta Sergio Cararo. Durante il dibattito è stato inoltre ricordato che sia il parlamento irlandese che quello inglese hanno approvato degli ordini del giorno sull’argomento, facendo appello pertanto che anche il parlamento italiano intraprenda analoga iniziativa per la liberazione dei Cinque e per il rispetto del diritto internazionale. Nel contempo la storica sudditanza italiana politica e in materia di diritto internazionale nei rapporti con gli Stati Uniti ha fatto concludere ad alcuni dei relatori (in particolare Vasapollo, Di Brango e Cararo) anche alla luce degli eventi riguardanti ad esempio il caso di Silvia Baraldini e quelli del Cermis e di Calipari, che l’ipotesi migliore per sottoporre a processo Posada Carriles risulta essere l’estradizione in Venezuela. I partecipanti hanno solidarizzato con Angelo Rizzo, il regista che ha prodotto il film Quando la verità si sveglia... non torna più a dormire (una citazione di José Martí) che vedremo in ottobre alla prossima Festa del Cinema di Roma. Il regista ed il figlio sono stati vittime di un atto vandalico legato ai contenuti di denuncia del film che ricostruisce la storia del terrorismo anticastrista che ha insanguinato Cuba ed ha provocato la morte, in uno degli attentati, dell’italiano Fabio Di Celmo.
All’evento ha presenziato il consigliere politico dell’ambasciata di Cuba in Italia Yamila Pita.
Roma, 23 settembre 2006
Comitato 28 Giugno - Difendiamo Cuba
IL MOVIMENTO CUBANO PER LA PACE: LIBERTÀ PER I CINQUE!
(PL) - Nel Giorno Mondiale della Pace, i cubani hanno reclamato la liberazione immediata per i Cinque antiterroristi dell’Isola, ingiustamente imprigionati da otto anni negli Stati Uniti per aver combattuto contro il terrorismo verso Cuba.
Come parte della Giornata Mondiale per la scarcerazione dei Patrioti cubani, iniziata il 12 settembre e che durerà fino al 6 ottobre, il Movimento Cubano per la Pace e la Sovranità dei Paesi ha lanciato un appello dall’Avana a favore della loro causa.
Il Movimento ha chiesto alle organizzazioni nazionali ed internazionali di rompere il silenzio imposto dagli Stati Uniti su questo caso.
“Chiediamo di denunciare l’obiettivo della Casa Bianca di occultare la verità per giustificare in nordamerica e nel mondo la violazione sistematica dei diritti umani e l’ipocrisia della detta lotta contro il terrorismo”, sostiene la dichiarazione.
L’organizzazione pacifista ha denunciato i tentativi di Washington per far prevalere l’ingiustizia nel caso dei Cinque Eroi cubani, incarcerati per aver impedito l’esecuzione di azioni di terrorismo contro il popolo di Cuba.
“È certo che la natura del processo dei Cinque è politica e non legale e che la sentenza del tribunale che li ha condannato a Miami ha messo in luce la protezione che il governo degli Stati Uniti offre ai gruppi terroristici che operano liberamente in Florida”, segnala il documento.
Noti terroristi internazionali come Luis Posada Carriles e Orlando Bosch, autori dell’esplosione in volo di un aeroplano civile cubano con 73 persone a bordo e di molti altri crimini, sono protetti e difesi dall’amministrazione nordamericana di George W. Bush.
Il Movimento Cubano per la Pace e la Sovranità dei Popoli aggiunge che i Cinque sono prigionieri politici degli Stati Uniti da ben otto anni in un sequestro ingiusto, che va contro il Diritto Internazionale.
Gli antiterroristi cubani Gerardo Hernandez, Antonio Guerrero, Ramon Labañino, Fernando Gonzalez e René Gonzalez sono stati condannati nel 2001 a pene che comprendono anche un doppio ergastolo, perchè si erano infiltrati nei gruppi dei terroristi anticubani con l’obiettivo di ostacolare le loro azioni violente.
Centinaia di azioni criminali, progettate negli Stati Uniti, hanno causato al popolo dell’Isola più di tre mila vittime dal 1959. Nel maggio del 2005, il Gruppo di Lavoro sulle Detenzioni Illegali della ONU ha dichiarato arbitraria la detenzione dei Cinque ed ha sollecitato dalla Casa Bianca la loro liberazione immediata.
Nello stesso anno, un gruppo di tre giudici della Corte di Appello dell’Undicesimo Circuito di Atlanta ha revocato le condanne dei Cinquee annullato il processo.
La stessa Corte però ha annullato nell’agosto scorso la decisione unanime dei giudici creando un nuovo un labirinto giudiziario, favorito dalla politica di silenzio della Casa Bianca, che disinforma l’opinione pubblica del suo paese e nel mondo con il supporto delle grandi catene della stampa internazionale.
La giornata per la liberazione dei Cinque è cominciata a Cuba con la consegna ai loro familiari del Premio Internazionale Benito Juárez.
I 5 cubani prigionieri hanno ottenuto il premio, concesso da differenti gruppi sociali messicani, per la loro lotta in difesa della sovranità e l’autodeterminazione del popolo dell’Isola.
La Giornata Internazionale per i Cinque Patrioti cubani, compresa a Cuba tra le attività per il Giorno Mondiale della Pace, finirà il 6 ottobre, trentesimo anniversario dell’attentato terroristico contro l’aeroplano civile cubano con 73 passeggeri a bordo, tutti uccisi nel sabotaggio.
Il Giorno Internazionale della Pace è stato stabilito nel 1981 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, perché coincidesse con l’inizio del suo periodo di sessioni, ogni settembre.
La ONU ha determinato all’unanimità nel 2001 che il 21 settembre si doveva osservare un giorno di cessate il fuoco e di non violenza nel mondo.
Le Nazioni Unite esortano, con la Risoluzione 55282, a commemorare il Giorno Internazionale della Pace con attività educative per sensibilizzare l’opinione pubblica.
UN NUOVO INDIRIZZO PER SCRIVERE AI FAMILIARI DEI CINQUE
(PL) - Tutti coloro che desiderano inviare messaggi di solidarietà, sostegno e affetto ai familiari dei Cinque Patrioti Cubani ingiustamente sequestrati negli Stati Uniti o inviare notizie sulle attività che si stanno realizzando nell’ambito della Giornata di Solidarietà internazionale con Cinque, lo possono fare alla seguente direzione E-mail:
cincoheroes2006@yahoo.es
Si tenterà di rispondere a tutti.
LIBERTÀ PER I CINQUE!
Nulla giustifica la loro detenzione!
Sostegno e solidarietà per le loro famiglie!
Graciela Ramirez per il Comitato Internazionale Giustizia e Libertà per i Cinque.
TUTTI GLI ARTICOLI E LE FOTO CORRELATE AL LINK:
http://www.edoneo.org/FIDEL.html
Emilia Fernandez, right, of Key West, Fla., joins a protest march from the Department of Justice to the White House to protest the conviction of five Cuban government agents who were sentenced to long prison terms on espionage charges in south Florida, Saturday, Sept. 23, 2006, in Washington. Their defenders maintain they were gathering intelligence on possible plans for attacks against Cuba by Miami-based militants. (AP Photo/Manuel Balce Ceneta)