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Dazibao Guerre-Conflitti USA medio-oriente Giancarlo Pacchioni
di Giancarlo Pacchioni
C’è la guerra raccontata dai film, dove il bene si contrappone al male, dove eroi combattono con coraggio e uccidono perché è in gioco la loro stessa vita. Al cinema è palese la separazione tra bene e male, tra eroi e vili, il messaggio è sempre chiaro e semplice da recepire.
C’è anche la guerra raccontata dai governi, molto simile a quella raccontata dai film. Anche in questo caso ci viene spiegato chi incarna il male, anche in questo caso è chiaro e semplice chi sono gli eroi e chi è il vile nemico.
Poi c’è la guerra, quella vera, quella che non accetta di uniformarsi alle menzogne dei film e dei governi. Nella guerra, quella vera, uomini, donne e bambini disarmati vengono uccisi dai presunti eroi. Eroi che torturano, saccheggiano e commettono crimini atroci contro l’umanità.
In questa guerra, quella vera, non è così netta la separazione tra bene e male. Questa guerra, quella vera, però non si può raccontare. Giornali e televisioni devono tacere i crimini degli eroi, e se nessuno li racconta, quei crimini finiscono per non esistere. La stampa e la televisione devono piegarsi al volere dei governi, l’informazione muore e lascia spazio alla formazione. I cittadini non vanno informati, non devono sapere, non devono capire, semmai vanno formati, o meglio vanno uniformati al volere di chi ha deciso che quella è una guerra giusta.
Ma non tutti chiudono gli occhi, anzi alcuni vogliono vedere, capire e raccontare. C’è chi sceglie di informare, ma è un gioco pericoloso quello di voler raccontare la guerra, quella vera. Un gioco pericoloso che sequestra e uccide, un gioco pericoloso che elimina con la forza chi non accetta le regole di chi ha scelto di combattere una guerra ingiusta.
Non tutte le ciambelle escono con il buco e così può capitare che qualcuno finisce per raccontarci cosa accade veramente. Ogni fotogramma di realtà finisce per disperdere la nebbia della menzogna, ogni immagine cruda viene accompagnata da pronte quanto imbarazzate smentite di chi vuole imporci la sua finta verità.
Ogni iniezione di realtà ci fa scoprire un mondo nuovo, diverso, dove finisci per comprendere che le uniche armi di distruzione di massa presenti in Iraq sono quelle usate dagli americani.
In Iraq ogni giorno va in onda uno reality show agghiacciante, dove si muore per interessi economici e dove si sopravvive per errore. Non possiamo continuare a chiudere gli occhi davanti a questa guerra, quella vera, perché se lo facessimo vorrebbe dire che siamo morti anche noi, uccisi da un’altra arma di distruzione di massa, l’ipocrisia.