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Tav, protesta davanti alla prefettura

Publie le mercoledì 26 aprile 2006 par Open-Publishing

Dazibao Manifestazioni-azioni Movimenti Ambiente No Tav

Contestata la De Palacio

L’ex commissario europeo presenterà il rapporto
sull’alta velocità. I manifestanti: "Vogliamo un confronto"

TORINO - Oltre un centinaio di persone sono radunate davanti alla prefettura di Torino per manifestare contro la linea ad alta velocità Torino-Lione. Hanno decine di bandiere bianche con la scritta ’No Tav’ in rosso e uno striscione sul quale si legge "Ascoltateci, rispettateci. Amiamo la Val Susa". Una contestazione che ha costretto Loyola De Palacio, coordinatore del corridoio 5 ed ex commissario europeo, che presenterà il rapporto sull’alta velocità redatto da cinque saggi da lei nominati, ad entrare in prefettura da un ingresso secondario.

Secondo le prime anticipazioni gli studi realizzati dalla società LTF sulle previsioni di traffico e gli aspetti relativi alla salute e all’ambiente in Val di Susa sarebbero coerenti con la costruzione della linea. Secondo il dossier Ue "la linea è necessaria"e le precauzioni prese fino ad ora per tutelare ambiente e salute sono sufficienti. Si aggiunge però che "è necessario realizzare la valutazione di impatto ambinetale anche per il cunicolo esplorativo del Venaus", quello bloccato nel dicembre scorso dalle proteste degli abitanti della val di Susa. Un’esame che potrebbe segnare la data di inizio lavori nel 2007.

"Chiederemo che tra 20 giorni, un mese, ci sia un contraddittorio tra i consulenti della Ue ed i nostri tecnici" annuncia Antonio Ferrentino, presidente della comunità montana Bassa Val di Susa che critica la perizia. "A pagina 21 c’è un’affermazione gravissima, per la quale ricorreremo in sede legale: si interrogano su quali siano i gruppi di pressione che stanno dietro a questo movimento. E’ singolare che si parli di questi gruppi di persone dietro un movimento che sta cercando di capire se è ancora possibile garantire la residenzialità di un territorio" conclude Ferrentino.

Per Alberto Perino, uno dei leader più rappresentativi dei comitati No Tav "la linea ad Alta velocità non passerà maì". "Nonostante il rapporto - dice - noi resistiamo lo stesso. Lo sappiano anche a Bruxelles. Per dimostrare le nostre ragioni abbiamo portato a vedere alla De Palacio campioni di amianto e uranio in una teca".

(26 aprile 2006)

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