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Rifondazione si mobilita. Grande assemblea nazionale a Roma
Publie le venerdì 5 settembre 2008 par Open-PublishingDazibao Incontri-Dibattiti Partito della Rifondazione Comunista Parigi
di Alessandro Cardulli
“Ripartiamo dall’opposizione”: sono le parole che Rifondazione fa circolare in tutto il paese, negli incontri, nei dibattiti,nelle iniziative. Il dibattito interno, molto vivace, con l’eco del congresso, che fa sentire i suoi effetti, produce ulteriori ferite all’unità del partito, non blocca la volontà di tornare a far politica a tutto campo, con una forte proiezione esterna. Si annunciano giornate calde per il partito. Alla fine della prossima settimana il comitato politico è chiamato ad eleggere la nuova segreteria.
Anche nelle federazioni provinciali dopo la pausa estiva è ripresa la discussione per la formazione dei nuovi gruppi dirigenti. La corrente che al congresso aveva presentato la mozione numero due, rimasta in minoranza, che faceva capo a Nichi Vendola, Franco Giordano, ha di nuovo respinto l’offerta di partecipare alla segreteria nazionale. “Rifondazione per la sinistra” si trasformerà in una associazione e costituirà una specie di “ correntone” all’interno del partito. Insomma un rapporto molto teso, dagli esiti incerti. Ma proprio in questo quadro Rifondazione ha bisogno di rimettersi in campo, di parlare ai lavoratori, al paese.
“ Per sconfiggere Berlusconi e le politiche confindustriali - dice il segretario Paolo Ferrero- è necessario costruire nel paese una opposizione di sinistra che sappia opporsi chiaramente alle politiche governative e prospettare una alternativa. La forza della destra infatti si nutre delle ambiguità di un Partito democratico, molto confindustriale ed incapace di fare una opposizione chiara e di prospettare una alternativa al belusconismo”. Poi con chiarezza,pur senza fare riferimenti a notizie apparse su organismi di stampa relative alla possibile partecipazione di esponenti dell’area Vendola-Giordano, alla manifestazione promossa dal Pd per il 25 ottobre, continua: “ Per questo non saremo ospiti della manifestazione del partito democratico per il 25 ottobre ma stiamo lavorando alla costruzione dal basso di un appuntamento unitario della sinistra”. E, in questa direzione, già il 14 settembre, dopo l’elezione della nuova segretaria, “ripartiamo dall’opposizione” avrà pratica applicazione con una grande assemblea nazionale che si svolgerà al Roma al Teatro Brancaccio.
Due giorni prima prenderà il via la festa romana di Liberazione che si protrarrà fino al 28 di settembre. Roberta Fantozzi, che ha fatto parte della segreteria uscente e del coordinamento della mozione Ferrero, dice che “non c’è più tempo da perdere, la destra marcia mettendo in atto politiche disastrose, ci vuole una opposizione forte, non va perso un minuto di più. Vogliamo lavorare per una opposizione che si costruisce con ikl protagonismo di Rifondazione, la manifestazione del Brancaccio è un punto di partenza cui diamo grande importante per dar vita ad una grande, forte,unitaria mobilitazione”. Poi butta giù un elenco davvero impressionante di problemi sui quali , a fronte delle scelte del governo, l’opposizione fino ad oggi non si è fatta sentire a partire dalla aule del parlamento. “ Addirittura- dice la Fantozzi- il Pd, a volte, ha criticato da destra provvedimenti del governo .Questo partito mi sembra in grande confusione e mostra una subalternità alla maggioranza.
Tutte le grandi questioni economiche e sociali sono aperte: inflazione,precarietà, privatizzazione dei servizi pubblici, Alitalia, giustizia, scuola, laicità dello stato, diritti della persona, libertà dell’informazione. Il paese paga un prezzo altissimo alla scelte della destra. Lo pagano in primo luogo lavoratori e pensionati. A completare il quadro l’attacco alla contrattazione nazionale per colpire non solo i salari ma i diritti sul luogo di lavoro, nelle fabbriche, nel pubblico impiego. Tutto questo mentre la crisi economica morde, milioni di famiglie non arrivano alla fine del mese. Rischiamo che questo fatto diventi uno slogan,perda significato. Questo è il “sale” della nostra politica: appunto, ripartiamo dall’opposizione, nell’iniziativa, nel costruire movimenti si rafforza anche il partito”.
dazebao