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Ragionevolezza ... della guerra ...

Publie le lunedì 26 giugno 2006 par Open-Publishing
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Due sere fa ho seguito il concerto di Roger Waters sulla piazza Rossa.

Il fondatore dei Pink Floyd, nonostante l’età, ha battuto il caldo record di Mosca e ha emozionato i fan coi capelli bianchi e le ragazzine con lo zainetto Coca-Cola, gli hippie d’epoca e i giovanissimi tatuati.

No, non sto cercando di rubare i temi agli esperti musicali, cosa che io non sono.

E’ che Waters ha esaltato il pubblico cantando “Bring the Boys Back Home”.

Sembrava un appello a Tony, a George, a Vladimir e a tutti quelli che mandano i ragazzi a morire lontani da casa.

E mentre Waters suonava mi veniva in mente la chiacchierata con l’analista militare Pavel Felghengauer, fatta poche ore prima.

L’esperto mi raccontava i problemi delle forze armate russe e le tensioni fra Mosca e Tbilisi, parlando della possibile guerra fra Russia e Georgia. Con la mia eterna ingenuità, gli avevo chiesto: “Ma perché mai la Russia dovrebbe attaccare la Georgia? Non ci sono risorse contese, non è una cosa ragionevole”.

Inevitabile la risposta, dall’uomo che mi aveva parlato con entusiasmo di elicotteri corazzati e missili balistici: “Ragionevole? Perché dovrebbe esserlo? Non esistono guerre ragionevoli”.

Messaggi

  • "E’ vero le guerre hanno una loro razionalità, rispondono cioè a precisi scopi di dominio, così come i campi di sterminio nazisti erano perfettamente e razionalmente organizzati !! I mezzi che si usano per affermare o confermare il dominio sono sempre funzionali rispetto allo scopo : sono gli scopi che non sono "ragionevoli" !!!!"
    MaxVinella