Francia. Lavoratori in piazza contro la riforma delle pensioni
Più di 700mila manifestanti in oltre 150 cortei in tutta la Francia. E’ andata addirittura oltre le speranze dei sindacati la partecipazione alla giornata di mobilitazione contro il progetto del governo di portare a 41 gli anni di lavoro necessari per ottenere il 100% della pensione. Le organizzazioni di categoria puntavano a mezzo milione di persone in piazza.
A Parigi il corteo, partito dalla Bastiglia, ha riunito circa (…)
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Pensioni
Articoli
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Più di 700mila manifestanti in oltre 150 cortei in tutta la Francia. (reportage foto e video)
23 maggio 2008 par (Open-Publishing)
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BELLACIAO sfilera a Parigi questo giovedi 22 maggio 2008 con i sindacati per difendere i pensionati (video "MERDE 53%")
22 maggio 2008 par (Open-Publishing)
FRANCIA/ PENSIONI, MANIFESTAZIONI IN TUTTO IL PAESE
Pensioni, Francia paralizzata da scioperi e cortei
Noi vogliamo la pensione a 50 anni e "la settimana di 4 giorni"
(E allora, siamo in pieno anniversario del maggio 68, allora possiamo sognare no?)
Per chi non è con un sindacato può manifestare collettivamente... non esitate a venire con noi.
Appuntamento alle ore 14 sotto il nostro striscione, alla stazione del metro di Bastille angolo via Saint Antoine/Beaumarchais saremo vicino (…) -
LA "SINDROME DA PANCHINA" OVVERO PSICOPATOLOGIA DELL’OPERAIO IN PENSIONE
24 luglio 2007 par (Open-Publishing)
16 commentidi Mario Cerretini, ex attrezzista meccanico di sesto livello
Oggi, per Gino Rossi operaio fresatore di terzo livello é l’ultimo giorno di lavoro : da domani la sospirata pensione.
Pacche sulle spalle, battute salaci, i soliti frizzi dei compagni di lavoro e, forse, una punta d’invidia per chi resta.
E’ l’euforia, i progetti : da domani, cari ragazzi, dormo quanto mi pare, vado dove voglio, faccio quel che mi gira di fare.
Basta con gli orari fissi, con le discussioni col capo (…) -
Pensioni di burro..
6 gennaio 2006 par (Open-Publishing)
1 commentodi Giancarlo Pacchioni
Tutte le mattine, sveglia alla stessa ora. A suonare non il trillo elettronico di un orologio digitale, semmai lo scricchiolio delle ossa ed anche il richiamo fisiologico del bagno. Alzarsi dal letto non è semplice, ma alla fine i piedi trovano incerti le ciabatte. Prima tappa del tour giornaliero è come preannunciato il bagno, la distanza percorsa è piccola, il tempo di percorrenza non è da record.
La seconda tappa condotta in solitaria ha come punto di arrivo (…) -
Berlusconi vuole portare l’eta’ pensionabile a 68 anni !
3 novembre 2005 par (Open-Publishing)
6 commentiIl presidente del Consiglio: "Si resti al lavoro fino a 68 anni" Pezzotta (Cisl): "Ci sono problemi ben più importanti" Berlusconi: "In pensione più tardi" Ma dai sindacati è un coro di no
ROMA - La riforma delle pensioni continua a far discutere. Ad accedere il dibattito sono le parole di Silvio Berlusconi che, sull’esempio della Germania, considera "un orizzonte che non dobbiamo precluderci, l’innalzamento dell’età pensionabile a 68 anni". "Non si tratta solo di lavoro in più - dice (…) -
Francia 1983: la pensione, e presto
4 dicembre 2004 par (Open-Publishing)
100 anno di diritto del lavoro
di Jean Morawski
Il 4 febbraio 1983, fra padronato e sindacati veniva firmato un accordo sulle pensioni complementari. Quest’accordo, sottolineava allora l’Humanité, apriva la strada a "una buona pensione a sessant’anni garantendo una pensione minima e il 70% del salario lordo (50% dalla previdenza sociale e 20% dalle "complementari"). Il 26 marzo 1982 era stata promulgata un’ordinanza sulla pensione a sessant’anni. E cosi’, il 1° aprile dell’anno (…) -
Bertinotti sfida il centrosinistra: su pensioni e guerra la linea del Prc può vincere. Al governo no
12 agosto 2004 par (Open-Publishing)
ROMA - «Le primarie? Sì, ma non sui candidati. Meglio farle sul programma».
Fausto Bertinotti non si accontenta della proposta di Romano Prodi e rilancia. Ma così facendo sa bene di aprire una nuova offensiva nei confronti del centrosinistra. E di mettere in difficoltà i suoi alleati: «Perché sulle pensioni o sulla guerra non dovremmo essere noi a vincere? Alla fine sull’Iraq, in Parlamento, è passata la nostra linea».
Ma se da una parte c’è la sfida, dall’altra c’è l’accettazione delle (…)