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Dalle intercettazioni dell’ inchiesta di Potenza
Le conversazioni telefoniche "sono indubbiamente sintomatiche da una parte, dell’autorevolezza che Salvatore Sottile ha assunto in seno alla Rai e, dall’altra, di un modus operandi ben lontano dal rispetto dei principi e, in particolare, da quella imparzialita’ e da quella trasparenza, che dovrebbero essere i canoni fondamentali ai quali deve ispirarsi un servizio pubblico".
Cosi’ il gip descrive i rapporti del portavoce di Gianfranco Fini con i massimi vertici giornalisti della Rai. In una prima telefonata ricevuta da Bruno Vespa il 4 maggio del 2005, il conduttore di Porta a Porta comunica che le modalita’ di una trasmissione sull’Iraq. Riferendosi a Fini, che dovra’ parteciparvi, Vespa afferma: "Gliela strutturiamo, gliela confezioniamo addosso".
Il popolare giornalista chiede a Sottile di scegliere tra Fassino e Rutelli come "contraddittore". Poi elenca un’altra serie di ospiti scelti dalla redazione, ma aggiunge: "...ma se li volete eh?". "Di tenore analogo, per toni e contenuti - si legge nell’ordinanza - e’ poi la conversazione intercorsa tra Sottile e Clemente Mimun, direttore del Tg1, durante la quale quest’ultimo prospetta un servizio giornalistico dai risvolti mediatici favorevoli all’on. Fini e all’intera coalizione di governo".
Clemente Mimun comunica a Sottile di voler intervistare le prime due donne ambasciatrici, appena nominate dal ministero degli Esteri. "Non so se ci aiutano a individuarle o consentono loro di dire una cosa. A me pare carino. Se uno potesse - afferma Mimun - ne viene solo del bene al ministro ed alla coalizione, secondo me".
Messaggi
1. > PROSTITUZIONE MEDIATICA ....., 19 giugno 2006, 12:54
"La sudditanza al potere e il servilismo di questo individuo erano già abbondantemente dimostrati e non c’era bisogno di questa ulteriore conferma. Purtroppo questo personaggio in RAI è in buona compagnia e si può dire che quel tipo di atteggiamenti sono quasi la norma. Le figure giornalisticamente scomode od indipendenti non arrivano mai agli onori della prima serata televisiva e, quando va bene, sono confinate in fascie d’ascolto secondarie o sul satellite. C’è da temere che il nuovo governo non abbia ne la forza ne la volontà di operare un repulisti e accoglierà a braccia aperte tutti coloro che, con abili operazioni trasformistiche, metteranno a disposizione dei nuovi padroni la loro preziosa capacità di manipolazione del consenso."
MaxVinella