di Gennaro Carotenuto
Chissà il resto d’Italia come se l’immagina uno che abita in Via Cupa del Cane, a Chiaiano, a pochi metri dalla discarica l’apertura della quale deve già salvare il governo Berlusconi. Questo si è infilato in un vicolo cieco per il quale o passa sopra i manifestanti, a qualunque prezzo, o ha già perso una fetta importante di credibilità.
L’immaginario collettivo, orientato dai media, dipinge gli abitanti di Chiaiano e dell’hinterland napoletano come se fossero tutti (…)
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Gennaro Carotenuto
Articoli
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Chi è la gente di Chiaiano
25 maggio 2008 par (Open-Publishing)
3 commenti -
Sicariato informativo: Piero Sansonetti sul Secolo d’Italia preferisce Gianfranco Fini a Walter Veltroni
25 febbraio 2008 par (Open-Publishing)
4 commentiDomenica scorsa un editoriale di Piero Sansonetti sul quotidiano Liberazione, palesava che l’unico argomento utile della sua campagna era denunciare il presunto inciucio, il famoso Veltrusconi.
di Gennaro Carotenuto
Quel giorno però il direttore del quotidiano del PRC aveva fatto molto di peggio facendosi intervistare dal Secolo d’Italia per dire “da comunista”, con una formula analoga a quella usata da Giampaolo Pansa per attaccare la Resistenza, che piuttosto che veder prosperare il (…) -
Il secolo della precarietà
1 maggio 2007 par (Open-Publishing)
2 commentiBuon primo maggio a tutti gli amici
di Gennaro Carotenuto
In principio fu la fabbrica. Prima della fabbrica neanche esisteva il lavoro. O se esisteva, quelli che lavoravano erano mille pedine prese singolarmente. Ma non erano né individui né collettività. Senza fabbrica non c’erano le masse. La fabbrica creò la classe, i sindacati, i partiti, la coscienza di sé.
Quando Karl Marx e Mijail Bakunin smisero di litigare, cominciò il divertimento. I lavoratori uniti in sindacati e partiti (…) -
Stati Uniti: nessuna svolta in vista
6 novembre 2006 par (Open-Publishing)
Domani si vota negli Stati Uniti per le cosiddette elezioni di medio termine. Se dovesse prevalere il partito democratico, verrà lanciata una grande operazione d’immagine tesa a presentare una svolta "pacifista" da parte della classe politica statunitense. Ma non sarà così.
di Gennaro Carotenuto
Anzi, il partito della guerra probabilmente diverrà ancora più forte da domani negli Stati Uniti. Per esempio il 64% dei candidati democratici si oppone fieramente non alla guerra, ma al ritiro (…) -
Migranti: il muro della vergogna - Ich bin Mexikaner
28 ottobre 2006 par (Open-Publishing)
3 commentiBush lo ha voluto ed è legge. Il muro che divide l’America in due sarà ampliato a 1.226 km di cemento, metallo e torrette ipertecnologiche per una faraonica commessa da 9 miliardi di dollari a beneficio del complesso militare-industriale statunitense. Il confine tra Stati Uniti e Messico -violato la scorsa settimana dal Subcomandante Marcos- causerà ancora più lutti e tragedie. In appena un decennio i Vopos a guardia della frontiera statunitense hanno infatti ammazzato almeno 500 cittadini, (…)
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Scusate il disturbo: Gabriele Torsello libero!
25 ottobre 2006 par (Open-Publishing)
5 commentiRapiscono Giuliana Sgrena, emerita compagna del collettivo del Manifesto e agiamo come un sol’uomo, ci indigniamo, denunciamo, sfiaccoliamo... Rapiscono un Gabriele Torsello qualsiasi e a nove giorni di distanza, con la vita dell’ostaggio in serio pericolo, non si vede una bandierina della pace in giro.
di Gennaro Carotenuto
Veltroni non si sbraccia e non stende tazebao dal Campidoglio perché non c’è mercato e lo applaudirebbero in quattro gatti. In giro c’è più solidarietà per tal (…) -
Lula e Chávez, insieme verso la vittoria, mentre le ragioni latinoamericane emergono all’ONU e alla Farnesina
23 ottobre 2006 par (Open-Publishing)
2 commentiSia Hugo Chávez che Lula da Silva corrono verso una trionfale riconferma elettorale. Per Lula è la consacrazione dopo essere stato costretto al ballottaggio da giochi sporchi. Per Chávez, atteso il 3 dicembre alla riconferma, non c’è proprio storia: è lui il leader della Rivoluzione bolivariana ed ha almeno il doppio dei voti del suo rivale. E intanto la Farnesina, per fare il proprio interesse nazionale, e non votare contro il Venezuela all’ONU, sta facendo infuriare Washington.
di (…) -
A Muhammad Yunus il premio Nobel sbagliato, a Edmund Phelps il Nobel del passato
21 ottobre 2006 par (Open-Publishing)
1 commentoHanno dato il Premio Nobel a Mohammad Yunus, l’economista del Bangladesh, teorico del diritto al credito, trasformatosi in grande banchiere del microcredito. E’ l’uomo che ha dimostrato che i poveri (soprattutto le donne povere) fanno del credito un uso infinitamente migliore di quello che ne fanno i ricchi. Ma gli hanno dato il Premio Nobel sbagliato.
di Gennaro Carotenuto
I funzionari della Grameen Bank, la banca del microcredito rurale fondata nel 1975 da Mohammad Yunus, allora (…) -
Appello per Allende vittima? Io non firmo
7 ottobre 2006 par (Open-Publishing)
Alcuni amici hanno chiesto di veicolare e firmare un appello contro due consiglieri comunali di Forza Italia che, a Bologna, pretendono di eliminare dalla toponomastica cittadina la Via Salvador Allende. L’appello, molto ben intenzionato, è intitolato: "Revisionismo Storico: Allende da vittima a carnefice". Pubblico il link, va bene, ma io questo appello non lo firmo. E spiego perché.
di Gennaro Carotenuto
E’ inaccettabile la categorizzazione di vittima per il Presidente legittimo del (…) -
Guerra contro la libertà di stampa in America Latina: tredici giornalisti assassinati in tre mesi
5 ottobre 2006 par (Open-Publishing)
Nel primo semestre del 2006 erano stati nove i giornalisti assassinati nel continente. In appena tre mesi, luglio, agosto e settembre, altri 13 sono stati assassinati in quella che è una vera e propria guerra a bassa intensità contro la libertà di stampa nel continente. solo in questo decennio sono centinaia i giornalisti assassinati in America Latina. Al primo posto la Colombia, con 83 morti, seguita da Messico e Brasile.
di Gennaro Carotenuto
Il caso più grave degli ultimi tre mesi, e (…)