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Congresso Prc, vince Ferrero e diventa segretario
Publie le domenica 27 luglio 2008 par Open-PublishingDazibao Rifondazione: VII congresso
di Alessandro Cardulli
Paolo Ferrero è il nuovo segretario di Rifondazione comunista. Per il si alla sua elezione hanno votatao 142, per il no 134,i astenuto e 4 schede bianche. Bandiera Rossa, Bella ciao, l’Internazionale un grande applauso dei delegati hanno accolto il risultato mentre i delegati della mozione Vendola assistevano in silenzio. Vendola e Giordano ed altri dirigenti di primo piano di quella che diventa un’area politica all’interno del partito e che si chiamerò “ Rifondazione per la sinistra” se ne sono andati prima che venisse pronunciato il “ si” che assicurava a Ferrero l’elezione.
E stata una vittoria sul filo di lana ma l’esito del voto risponde ai rapporti di forza. Hanno votato a favore i delegati della mozione uno, della tre e della quattro, mentre si sono astenuti quelli della cinque. Voto dopo è stata una vera e propria altalena. Mano mano che venivano lette le schede cresceva la tensione. Poi i primi applausi quando si delineava il successo della alleanza fra le mozioni che si erano opposte alla proposta strategica della mozione due, la costituente della sinistra.e l’appaluso scrosciante, liberatorio di una tensione che si è fatta sentire per quattro giorni. Ferrero è salito sul palco.
Come sua abitudine ha chiesto che cessassero gli applausi. “ Preferisco quando si canta Bella ciao,” ha detto.Poi è subito entrato in argomento. Ha parlato della divisione del partito, ha riproposto la gestione unitaria, ha replicato a Vendola che aveva definito una “ accozzaglia” l’alleanza fra le diverse mozioni. “ Il documento approvato- ha ricordato- rappresenta precise scelte politiche che saranno la nostra bussola. Ci sono diverse esperienze,storie diverse, che hanno deciso di mettersi insieme per rilanciare Rifondazione, un partito comunista”E sempre rivolto a Vendola che lo aveva accusato in quanto ministro del governo aveva commesso molti errori e non doveva candidarsi.
Ha detto: “ Ho fatto degli errori che ho avuto il coraggio di riconoscere davanti alla platea del congresso Altri non lo fanno.Ed ha aggiunto: “ Può darsi che sbagli ancora ma il bello della democrazia è che deve aiutare ognuno di noi a non sbagliare.”. Poi un abbraccio con Claudio Grassi,leader di essere comunisti che, pur avedndo valutazioni diverse, ha dato un contribuito determinante alla affermazione della mozione. Ancora Bandiera rossa e Bella ciao, così si chiudono “le quattro giornate di Chianciano” .
Chi è Paolo Ferrero
Paolo Ferrero il vincitore del VII Congresso di Rifondazione Comunista è nato a Pomaretto nel Piemontese 47 anni fa. A soli 17 anni si iscrive a Democrazia Proletaria, e dopo essersi diplomato all’Istituto tecnico industriale inizia a lavorare come operaio allo stabilimento Fiat di Villar Perosa. Fa parte negli stessi anni della Federazione Evangeliva Italiana, nella quale dal 1985 al 1986 ricopre la carica di segretario. Dopo la cassa integrazione alla Fiat inizia una svolta più incisiva politica e in quel periodo entra a far parte del direttivo di Democrazia Proletaria all’età di 27 anni.
In seguito allo scioglimento di Dp, Ferrero entra a Rifondazione Comunista diventando il capogruppo consiliare nella città di Torino. Nel 1996, Ferrero entra a far parte della segreteria nazionale del partito di Rifondazione, e durante il IV congresso del Prc sostiene la mozione di Fausto Bertinotti.
Approdato al nazionale di Viale del Policlinico Ferrero ricorpre l’incarico di responsabile del Dipartimento associazionismo e movimenti, e successivamente dell’Area lavoro, economia e diritti sociali. Alle politiche del 2006 viene eletto bnelòla circoscrizione Piemonte II e dopo la formazione del Governo Prodi viene nominato Ministro della Solidarietà Sociale, con delega in materia di politiche sociali, politiche delle migrazioni, contrasto alle tossicodipendenze e Servizio civile nazionale.
Dopo la scorsa debacle elettorale del 13 e 14 aprile che ha coinvolto il Prc, il partito in seguito al deludente risultato che ha causato la simissione dell’intera segreteria nazionale e del portavoce Franco Giordano, inizia la maratona del VII Congresso. Oggi la mozione 1 di Ferrero è stata approvata con il 53%, dei consensi, pari a 142 voti favorevoli, contro la mozione 2 di Nichi Vendola,che ha raccolto il 47%.