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Comunicato stampa di Vittorio Agnoletto sulla morte di Giorgio Langella
Publie le giovedì 28 settembre 2006 par Open-Publishing2 commenti
Dazibao Movimenti Guerre-Conflitti medio-oriente Vittorio Agnoletto
"QUANTI MILITARI ITALIANI DOVRANNO ANCORA MORIRE IN AFGHANISTAN ? IL MOVIMENTO ORGANIZZI UNA MOBILITAZIONE NAZIONALE PER IL RITIRO DELLE TRUPPE"
di Vittorio Agnoletto *
Il movimento pacifista deve riprendere pienamente la propria capacità di azione autonoma e rilanciare una mobilitazione nazionale per il ritiro immediato delle truppe italiane dall’Afghanistan.
Aspettare dicembre, quando ci sarà il prossimo voto del Parlamento sul rifinanziamento delle missioni potrebbe essere troppo tardi. Da settimane in Afghanistan si assiste ad un’impressionante escalation di una guerra ormai totale.
La morte di Giorgio Langella è la conseguenza della scelta di continuare a mantenere le truppe italiane in Afghanistan, purtroppo é altissimo il rischio che altri militari italiani possano perdere la vita durante quella missione. Tutti i governi coinvolti ne sono, da tempo, ampiamente consapevoli.
Lo scorso 14 settembre (durante un’audizione alla Commissioni Esteri del Parlamento Europeo) Francesc Vendrell, rappresentante speciale dell’UE in Afghanistan, - continua l’europarlamentare - aveva dichiarato che in quel Paese é in atto una missione di peaceenforcing (e non di peacekeeping), quindi una missione che prevede necessariamente l’uso attivo della forza militare, e quindi la partecipazione ad operazioni offensive.
Il rappresentante dell’UE aveva chiarito esplicitamente che anche le truppe italiane e spagnole sarebbero state comunque coinvolte in simili azioni militari.
L’Italia rischia di restare coinvolta in un conflitto che potrebbe durare anni, una guerra non voluta dalla popolazione e mai votata dal Parlamento.
* Vittorio Agnoletto, europarlamentare della Sinistra Europea
Messaggi
1. > Comunicato stampa di Vittorio Agnoletto sulla morte di Giorgio Langella, 30 settembre 2006, 12:51
Carissimo Vittorio
Sarebbe molto semplice e lo è farsi pubblicità con argomenti seri come fai tu.
Seguire la strada del NANO al contrario non porta da nessuna parte.
Perche non finiamo quando andiamo a votare di disperdere le nostre forze in miriadi di partitini che con la scusa di difendere, hanno il solo scopo di portare certi personaggi a diventare essi stessi parte del sistema come il tuo caso per esempio.
Votiamo a sinistra ma per avere più forza ed eliminare le zavorre che guardano al passato e alla fine alimentano le guerre senza dare pace.
Non è fuggendo ma combattendo le cause che si eliminano le guerre, e per l’Afghanistan solo l’eliminazione dell’Oppio farà finire le lotte, come per Iraq il petrolio........
ciao
Claudio
1. > Comunicato stampa di Vittorio Agnoletto sulla morte di Giorgio Langella, 30 settembre 2006, 16:02
D’accordo in parte sull’analisi, ma mentre mi è chiara la necessità - pur avendone presenti le difficoltà - della "eliminazione dell’ oppio", avrei invece qualche difficoltà a capire come e perchè vorresti "eliminare il petrolio" ......
Al massimo potremo aspettare che, in qualche decennio - come dicono gli analisti - il petrolio si eliminerà da solo .......
Ed in ogni caso, con tutte le radicali critiche che anche io faccio a lui ed al suo partito, mi sembra difficile attribuire la responsabilità di queste mancate "eliminazioni" al povero Agnoletto .....
Keoma