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Dazibao Giustizia Governi Viviana Vivarelli
di Viviana Vivarelli
La Calabria è la regione più povera d’Italia, ha un tasso di disoccupazione del 25%, superiore a quello di Campania e Sicilia. La media europea pro capite del PIL è 125%, la Lombardia ha 140, la Calabria 68. Il 27% delle famiglie povere italiane è in Calabria, una su 3. Sa il cielo se ha bisogno di risollevarsi.
Per farla risorgere è arrivato negli ultimi 6 anni (Governo di B e di Prodi) un flusso enorme di ricchezza che poteva farla diventare la Svizzera d’Italia.
Ricordiamo che l’ultima finanziaria è stata di 10 miliardi di €. Sono arrivati in Calabria solo dalla Comunità Europea ben 8 miliardi di €, più i finanziamenti del Governo italiano.
Per spartirsi questo formidabile tesoro, al cui confronto il tesoretto dello Stato diventa ridicolo, si organizza un comitato di malaffare in una loggia massonica, che coinvolge alte personalità delle Istituzioni e tocca lo stesso Ministro della Giustizia.
Come un PM ha abbastanza prove per smantellare l’organizzazione, scatta la censura del Ministro stesso che vuole bloccare tutto e trasferire il magistrato scomodo.
Nello scandalo ci sono anche alcune toghe locali e sappiamo bene, e lo sa anche il CSM, che lo stato della magistratura in Calabria è miserevole (basterebbero da soli i 32 delitti in un anno rimasti in bianco). Si denunciano addirittura collusioni tra alcune toghe lucane o calabresi e la delinquenza organizzata. Ma in tanti anni in CSM non ha detto o fatto nulla!
Ora ci si dovrebbe aspettare che questo stesso CSM che ha lasciato degradare a tal punto lo stato della giustizia si trasformi improvvisamente nel salvatore. Difficile crederlo.
Su questo proscenio l’incredibile Mastella sviluppa la sua telenovela inquietante.
Da una parte minaccia di sciogliere il cda Rai e di sciogliere Santoro nell’olio bollente, dall’altra fa scegliere all’amico Saladino, già inquisito, 60 unità per il progetto “Calabria sicura”, non con pubblico concorso ma affidandosi alla società Worknet spa, di un amico dell’amico, certo Idà, già arrestato per i traffici di carne avariata della cosca di ’ndrangheta Iamonte. Insomma 60 poliziotti anti-‘ndragheta scelti da uno ammanicato con la ‘ndrangheta! Il massimo dello stile!
Controfirmano Minniti, sottosegretario agli Interni, il capo della polizia De Sena e il direttore generale del personale al ministero della Giustizia Carolina Fontecchia.
Tornano le persone messe sotto inchiesta dal De Magistris, nell’inchiesta ’Why not?’.
E poi Ezio Mauro di Repubblica viene a dirci che il popolo italiano ha delle crisi di identità e che dovremmo tutti collaborare a qualche partito..!
All’UDEUR, magari!
Ma che Opere fa questa Compagnia delle Opere? Don Giussani si rigirerà nella tomba.
E chi è Antonio Saladino?
Veterinario nella asl di Catanzaro, diventa imprenditore con le caramelle, devono essere meglio della coca perché in 5 anni Saladino diventa “il responsabile per il sud della Compagnia delle Opere, braccio imprenditoriale di Comunione e Liberazione, che conta 34.000 imprese. Saladino procura lavoratori interinali alle aziende pubbliche e apre strade nuove agli imprenditori grazie a raccomandazioni eccellenti.
Nel sud i disoccupati non mancano, i voti sono sempre stati utili agli interessi dei partiti e anche gli imprenditori una manina santa la gradiscono sempre, in un contesto dove il voto di scambio è molto praticato e B ha voluto anche graziarlo con l’indulto.
Sul lavoro esternalizzato e sulle commesse statali gira un gran mare di soldi e di potere. Saladino smista raccomandazioni di ogni colore e forma e i soldi abbondano.
Tra gli sponsor il braccio destro di Prodi, Sandro Gozi e il vicepresid. di Nicola Adamo (DS). Insomma un ricco giro. Ma De Magistris contesta a Saladino anche truffa e associazione a delinquere.
Ha davvero dei begli amici questo Mastella! Come Luigi Bisignani, già condannato per la maxi tangente Enimont e prim’ancora iscritto alla P2. Ma qui alla P2 sono iscritti tutti ! Più che Compagnia delle Opere è la Compagnia dei massoni. E il successore di don Giussani dovrebbe spiegarci come si lega CL a una loggia segreta sospetta di pesanti reati.
Ovviamente La Stampa e Libero stanno dalla parte della loggia e accusano il PM di pesanti scorrettezze formali, parlano di migliaia di tabulati telefonici, inventano, ciò non toglie che su Repubblica D’Avanzo faccia un severa ramanzina a chi non rispetta la forma della legge. In quanto alla sostanza… Sia Scotti che Mastella non hanno mai specificato in che consistessero le gravi scorrettezze formali. I tabulati in realtà sono solo poche decine e rientrano nei diritti e doveri di un PM, vista anche l’ampiezza del caso.
Insomma De Magistris fa il suo lavoro ma hanno la faccia di dire che è un pericolo per la democrazia! Sono gli stessi che hanno visto un pericolo per la democrazia nelle 300.000 firme per 3 leggi di iniziativa popolare che chiedevano pulizia e ricambio politico! Abusano delle parole in modo orwelliano.
Mastella chiede il trasferimento urgente, ma il CSM rimanda la decisione.
I tabulati telefonici sono stati raccolti dal consulente Gioacchino Genzi, lo stesso informatico che individuò i cellulari della strage di Capaci (Falcone) e Via d’Amelio (Borsellino). Peccato che negli atti sulla strage di Capaci ci siano i nomi di B, dell’Utri e Mangano e che di loro parlasse Borsellino prima di morire. Ma si vede che questi giornali considerano amico della Repubblica chi protegge la mafia che uccide i giudici con tritolo o proiettili o cerca di imbavagliare l’informazione e nemico della democrazia chi, invece, li combatte. Dipende tutto da che parte si sta.
Qualcuno dovrebbe ricordare ai cittadini italiani che siamo in presenza di una serie enorme di reati compiuti da gente che trama in una loggia massonica segreta, loggia vietata dalla legge Anselmi. E che per reati gravi, un PM deve per legge fare accertamenti. Il suo compito è esattamente questo! Se poi saltano fuori troppi nomi eccellenti, non sarà per colpa del PM, che il crimine lo combatte, non lo pratica.
Così hanno costruito una campagna di delegittimazione analoga a quelle su Dalla Chiesa, Falcone e Borsellino.
Il Pubblico Ministero (PM) è un organo dello Stato che ha il compito di raccogliere prove per reati gravi e, quando queste ci siano, ha il potere-dovere di avviare un processo penale contro il soggetto indagato di reato, partecipando al processo come rappresentante dello Stato, per difendere quei principi e quegli interessi, che quel reato ha attaccato.
Prima di ciò, il PM ha il dovere e il diritto di condurre indagini per raccogliere prove, avvalendosi dell’aiuto di consulenti (per es. informatici) della polizia, della GdF ecc.
Ma la riforma fatta dal leghista Castelli ha dato un potere eccessivo al Ministro della Giustizia, il quale, ogni volta che ritiene di essere toccato da una inchiesta o pensa che qualcuno della Casta sia minacciato da una indagine, manda dal PM i suoi ispettori, che, essendo al suo servizio e seguendo le sue direttive, istituiscono un processo parallelo sul malcapitato magistrato e il Ministro può deferirlo al CSM per chiederne la punizione, vedi trasferimento o blocco delle indagini.
Questo potere il leghista Castelli lo volle dare a se stesso, per bloccare le inchieste scottanti di cui era oggetto quel B che la Lega aiutò servilmente, e rientra in quel coacervo di leggi che B impose per rendersi impunibile (rogatorie, leggi ad personam, tentativo di abolire l’appello, depenalizzazione del falso in bilancio…), quelle che Prodi promise di togliere immediatamente appena eletto e che invece stanno lì tranquille e inamovibili.
Inutile poi recriminare sulla furia popolare che vede la Giustizia sempre più calpestata e abusata e attacca la partitocrazia come una cosca omertosa.
Mastella eredita questo potere che permette e ne approfitta.
Oltre ai suoi tentativi di bloccare indagini scottanti, sta scagliando un vero e proprio attacco contro la libertà di informazione da vero Minculpop, ma non sono più tempi in cui questo può essere accettato, e questi politici non lo hanno ancora capito!
I leggerissimi ritocchi che il Governo Prodi ha fatto al castello di abusi di B hanno distrutto ormai ogni credibilità di questo Governo. E che i media proseguano nella loro demonizzazione della protesta popolare non fa che aumentare l’ira della gente, la sfiducia nelle istituzioni e il disprezzo verso la stampa prezzolata.
Mastella non ha solo ferito il legittimo desiderio di legalità e di giustizia, offende anche la legittima pretesa a una libera informazione. Vorremmo ricordargli che questi due diritti sono garantiti direttamente dalla Costituzione.
Ma se i Ministri sono così, i giornalisti non sono da meno. Ezio Mauro, direttore di Repubblica, interrogato da Augias sul caso Grillo, fa cadere le braccia per lo sterile pressappochismo, la lezioncina omologata di falsa democrazia, la spudorata difesa della partitocrazia e il disprezzo totale per le richieste degli elettori (che si sono sostanziate in 3 richieste di legge a iniziativa popolare, secondo un diritto garantito dalla Costituzione), e ci mostra in quale abisso sia caduta l’informazione in Italia e di quale scarsa democraticità soffra. Il perchè siamo finiti al 79° posto nella libertà di informazione tra i primi 110 paesi del mondo, interviste come questa lo spiegano benissimo.
Perchè se i media ufficiali devono servire solo come cassa di risonanza di una casta non criticabile, non processabile e non punibile, possiamo eliminare del tutto la parola democrazia in Italia e dire che questa partitocrazia aiutata da questi media, ha consolidato un potere spartitorio, apparentemente plurale, ma univocamente fascista. Se tornerà B aumenteranno le nostre probabilità di averne un dittatore solo. Ma se persistesse il sistema dei 59 partiti, avremmo una oligarchia identicamente fascista.
Messaggi
1. Caso De Magistris. Prove di regime, 25 ottobre 2007, 08:33
In questi giorni sto seguendo queste vicende e molte volte mi dico se lor signori ci hanno preso per coglioni........è vero, loro si muovono perchè noi non siamo sufficientemente organizzati per ostacolare questi loschi figuri.
Bisogna anche dire che con questa cultura hanno allevato svariate generazioni, quindi, di riflesso il nostrro comportamento agisce in questo brodo di malaffare, e corruzioni varie.
E’ vero, i giovani, che vivono nelle zone piu povere e ricattate dal malaffare, stanno dando una lezione a tutti noi........loro urlano il loro malessere, rischiando di persona con la chiusura della possibilità di favorire a certi favori.
Da tangentopoli a oggi nulla è cambiato, anzi si sono affinate le tecniche di favorismi e corruzioni varie.....oggi la fame di occupazione è abbastanza diffusa, quindi i delinquenti di professione sanno di poterci tirare fuori molto denaro, per non parlare poi del denaro pubblico che viene elargito dall’europa per sollevare queste popolazioni dalla miseria.......questo denaro che avrebbe potuto sistemare molte persone viene intascato da loschi figuri ammanicati con svariate logge massoniche facentene parte molti imprenditori e politici di vario colore politico.
La sinistra non esiste più, ha preso il posto, si è sistemata al centro della destra italiana, posto che apparteneva alla DC......del resto cosa stupirci della composizione di questo governo di sinistra!!!!!! dentro vi sono i vecchi democristiani che tranquillamente si dicono di sinistra......molta confusione sotto questo cielo.
Mastella trova la sua forza in questo governo malridotto che per sopravivere mantiene giornate intere senatori molto anziani con lo scopo di garantire il numero valido altrimenti tutto cadrebbe con un semplice raffreddore.......stiamo andando nella stagione favorevole......consiglio di metterli dentro una bacheca di vetro estremamente protetta da ogini forma di virus che li possa far ammalare........del resto non credo che Berlusconi possa prendere il potere cosi tranquillamente........non scordiamoci che tutto questo è costruito dalle sue idee liberaliste che lor signori di sinistra non hanno saputo, ne voluto contrastare, perchè appunto, imbevuti dalla cultura di corrutele che la DC prima e tangentopoli poi per arrivare al berlusca hanno usato tranquillamente, quindi lor signori vi ci sono buttati dentro senza guardare tanto per il sottile, per poi accorgersi di non poter rispondere alle richieste degli elettori, deludendoli, quindi allontanandosi da loro.......l’incomunicabilità ha vinto..........gli uni non sentoni gli altri, ogniuno si muove senza che una coordinazione gestisca questo malessere che guarda chi se ne avvantaggia sono proprio lor signori del malaffare, dell’imbroglio e della corruzione.
2. Caso De Magistris. Prove di regime, 19 novembre 2007, 16:07
Tu che sei informata su tutto,mi sdai dire perchè non posso scrivere sul blog di Grillo??
1. Caso De Magistris. Prove di regime, 19 novembre 2007, 19:50
E che problema c’è a scrivere sul blog di Grillo? Ci scrivono tutti. Apri il blog, vai in fondo a commenti, compiti gli spazi, metti il tuo indirizzo e mail e un nome a piacere, se non ti vuoi autenticare o iscrivere non lo fai, poi clicchi invia e dopo alcuni minuti sei sul blog. A volte per vederti devi chiudere e riaprire, non vieni subito. Credo che siano censurati i commenti che contengono parole molto offensive ma non ne sono sicura perché non ne uso.
Se quello che scrivi non piace a 5 lettori e quelli ti vogliono cestinare lo possono fare. Io sono cestinata continuamente. A volte può darsi che non ti ritrovi perché le pagine di ogni blog sono molte e dovresti aprirle tutte. ma non vedo la difficoltà. Sbagliera qualche piccola indicazione
viviana
3. Caso De Magistris. Prove di regime, 16 febbraio 2008, 19:11, di Simone
Ciao Viviana sono Simone l’Organizer del Meetup des Amis de Beppe Grillo à Paris, qualche mese fa Roberto Ferrario è passato a trovarci in uno dei nostri primi incontri dopo il V-DAY organizzato alla Bastille.
Avevamo discusso delle differenti possibilità per poter far sentire la nostra voce attraverso i media francesi riguardo la situazione allucinante dell’italietta nostra.
Volevo chiederti se vuoi passare un martedì nella pizzeria dove ci incontriamo solitamente, la prossima riunione è il 26 febbraio.
Si discuterà dei preparativi al secondo V-DAY che riguarda giustamente i media italiani e il loro modo di lobotomizzare le masse.
A presto, Simone
1. Caso De Magistris. Prove di regime, 16 febbraio 2008, 21:00, di viviana
Caro Simone
scusa, sai quanto è grande il mondo? Tu non sai dove vivo e io non so nemmeno da quale stato scrivi
Pizzeria? Sai quante pizzerie ci sono sul pianeta?
saluti
viviana
2. Caso De Magistris. Prove di regime, 19 febbraio 2008, 23:38, di Simone
Ciao Viviana pensavo sapessi dov’è Paris e che in questa città c’è la place de la Bastille... :-)
Se abiti a Paris fai un salto a BD Montparnasse al 129 c’è la pizzeria Fumetto, ogni 15 giorni ci incontriamo la dentro per mangiare della pizza al taglio e discutere sulle tematiche che ci interessano di più. La prossima è il 26 febbraio, ciao
3. Caso De Magistris. Prove di regime, 20 febbraio 2008, 08:42, di viviana
Caro italiano a Paris
io abito a Bologna. Sorry. Il salto non lo posso fare
viviana