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Dazibao Agricultura America Latina Giorgio Trucchi
Scoperti nuovamente OGM negli aiuti alimentari del PAM
di Giorgio Trucchi
La sezione nicaraguense della Alleanza Centroamericana di Protezione alla Biodiversità¹, conformata da nove organizzazioni che operano in diversi campi relazionati con l’ambiente, i diritti umani, la produzione agricola sostenibile, la sanità e la difesa dei consumatori e dei lavoratori dell’alimentazione, insieme a rappresentanti dei Governi Municipali delle città di Jinotega e Siuna, hanno denunciato la massiccia presenza di Organismi Transgenici negli alimenti distribuiti a bambini, bambine e donne incinta, dal Programma Alimentare Mondiale (PAM) e dal "Project Concern International", con il presunto obiettivo di intervenire sulle fasce più vulnerabili del paese.
In un comunicato stampa consegnato ai mezzi di comunicazione presenti all’evento, la Alianza ha dichiarato che "Considerando il grave problema che rappresenta la presenza di Organismi Geneticamente Modificati (OGM) negli aiuti alimentari, dal 29 dicembre 1993 è entrato in vigore l’Accordo sulla Diversità Biologica, il quale è stato la base per ulteriori accordi ed impegni internazionali come il Protocollo di Cartagena sulla Sicurezza e la Biotecnologia.
Tale accordo è stato firmato con l’obiettivo di proteggere le risorse genetiche e l’umanità dai rischi provenienti dagli organismi derivati dalla biotecnologia.
I rappresentanti dei comuni di Jinotega e Siuna ed i membri dell’Alleanza di Protezione alla Biodiversità - Nicaragua - hanno deciso di denunciare questi organismi, poiché la problematica costituisce una violazione del nostro sistema giuridico nazionale.
Inoltre, non hanno dato alcuna risposta alle raccomandazioni fatte dal Parlamento Centroamericano e dal Consiglio Centroamericano dei Procuratori dei Diritti Umani, dato che hanno continuato a distribuire alimenti con OGM".
Secondo la Dott.ssa María Centeno, funzionaria del Comune di Jinotega "ci siamo riuniti con il Comitato di Sviluppo Municipale e con i maestri che lavorano in varie comunità.
Da alcuni anni si è constatata la presenza di transgenici nei prodotti alimentari che vengono dati ai bambini in età scolare ed alle donne incinta.
Quest’anno, come funzionaria del Comune di Jinotega, sul quale ricade ufficialmente la gestione ambientale, dentro la quale si trova la protezione alla biodiversità, con l’aiuto del Centro Humboldt abbiamo prelevato un campione dei cereali, mais giallo e soia che vengono donati dal PAM ed abbiamo scoperto un’alta percentuale di transgenici e questo ha destato una grande preoccupazione per la sicurezza alimentaria dell’infanzia di Jinotega.
Consideriamo che l’aiuto che viene dato dal PAM sia molto importante, ma dopo questa scoperta, stiamo chiedendo a questo organismo di sostituire gli alimenti contaminati con transgenici con mais criollo e con cacao acquistati da produttori locali, per poter fare così la nostra bevanda nazionale che è il pinolillo.
Non è possibile - ha continuato Centeno - che con gli aiuti alimentari venga favorito il commercio a multinazionali che monopolizzano le sementi, gli strumenti ed anche le medicine che servono per contrastare gli effetti dei transgenici.
Non possiamo mettere a rischio la salute della popolazione e soprattutto, quella dei bambini e delle donne incinta.
Oggi siamo venuti qui per mostrare i risultati delle analisi che sono state fatte presso il GENETIC-ID dell’Iowa, un laboratorio riconosciuto a livello internazionale e dalla Federazione Droghe ed Alimenti (FDA) degli Stati Uniti, come un’autorità in analisi genetiche.
E’ stato prelevato un campione in varie scuole della zona di Jinotega ed in tutte è risultato il 100 per cento di presenza di transgenici.
Chiediamo il rispetto degli Accordi internazionali firmati dal Governo del Nicaragua e anche che si approvino al più presto la Legge per la Prevenzione dei Rischi derivanti dagli Organismi Geneticamente Modificati e la Legge sulla Diversità Biologica, che sono state insabbiate in Parlamento".
Il Vice Sindaco di Siuna, nella zona mineraria del Nicaragua, Dott. Evaristo Luna, ha denunciato la presenza di transgenici anche nei programmi di aiuti alimentari del PAM all’interno del suo Comune.
"A partire dal 2004, il PAM si è presentato nel nostro Comune per sostenere alcuni programmi educativi attraverso la donazione di alimenti per gli studenti.
Con il passare del tempo ci siamo resi conto che molti bambini cominciavano a soffrire di problemi digestivi, diarrea, vomito ed alcune forme di allergia.
Ci siamo messi in contatto con il Centro Humboldt, per vedere se era possibile svolgere un’indagine sulla composizione di questi alimenti che stavamo dando agli studenti.
Dopo le analisi abbiamo scoperto che effettivamente esisteva una forte presenza di transgenici.
Esiste una forte preoccupazione per quello che sta accadendo ed anche noi stiamo chiedendo al PAM la sostituzione di questi alimenti con alimenti tipici locali acquistati da produttori del posto.
Per il momento non abbiamo avuto nessuna risposta".
"È importante chiarire - ha aggiunto Alina Lago, docente di una scuola di Siuna dove si sono distribuiti gli aiuti alimentari del PAM - che non stiamo rifiutando questi aiuti, perché riconosciamo che nel nostro municipio esistono livelli molto alti di povertà e che l’aiuto alimentare ha effettivamente portato a un miglioramento del rendimento accademico dei bambini e bambine.
Quello che chiediamo è che si sostituisca questo alimento con prodotti locali.
Perché portare mais dall’estero e non comprarlo nel nostro municipio?"
L’Alleanza di Protezione alla Biodiversità - Nicaragua - ha presentato un proclama in cui afferma che "a partire dalla denuncia pubblica realizzata nell’anno 2004 sulla presenza di Transgenici, ci siamo impegnati a realizzare azioni sistematiche di informazione, indagini, studi e proposte che puntassero a migliorare le politiche e gli aspetti normativi sugli Organismi Geneticamente Modificati (OGM).
Di fronte a questo impegno a favore della vita umana e della biodiversità, nel 2005 l’Alleanza Centroamericana di Protezione alla Biodiversità ha elaborato e svolto una strategia di Indagine di Campo sulla presenza di OGM a livello centroamericano e per il Nicaragua è stata la sua seconda esperienza e periodo di indagine (...). È importante segnalare che l’indagine è stata concentrata sull’analisi degli aiuti alimentari e sui prodotti già processati.
Durante il 2005 e il 2006, si è realizzata un’indagine in Nicaragua, selezionando i territori di Siuna e Jinotega (Aiuti alimentari) - Matagalpa, Sébaco, Managua e León (Prodotti commerciali già processati), basata su criteri come: luoghi in cui non era ancora stata svolta un’indagine specifica, alto indice di vulnerabilità della sicurezza alimentare, presenza di Programmi di Aiuto Alimentare, punto di distribuzione strategico dei prodotti su cui indagare, interesse sull’indagine da parte delle Autorità Municipali.
Per la selezione del campione, l’indagine è stata orientata solamente su farine di mais e non su sementi o grani, in quanto non esistevano le condizioni per i Test sul campo ed i mezzi di trasporto necessari.
Nel caso degli Aiuti Alimentari sono stati selezionati i cereali a base di mais, soia e cereali misti.
Nel caso dei prodotti già processati con fini commerciali, si sono selezionate le farine di mais di maggior consumo nel paese. I campioni sono stati inviati al laboratorio GENETIC-ID.
Risultati dell’Indagine
Negli Aiuti Alimentari
A Jinotega si è indagato sui canali ed i periodi di distribuzione e sul contenuto dell’aiuto alimentare, identificando in questo processo il Programma di Alimenti chiamato "Alimenti per l’Istruzione", il quale realizza una distribuzione media negli Istituti scolastici di 950 Kg, per un totale di 60 giorni.
Questo aiuto alimentare viene dato come "Alimenti Donati dalla Popolazione e dal Governo degli Stati Uniti" ed è consegnato per mezzo del Progetto "Project CONCERN International PCI Nicaragua", e distribuito per mezzo delle delegazioni territoriali del Ministero dell’Istruzione.
A Siuna si è privilegiata la scelta del campione tra gli Aiuti Alimentari del Programma Alimentare Mondiale (PAM), poiché è l’addetto alla distribuzione regionale nella Regione Autonoma dell’Atlantico Nord del Nicaragua.
Come nel 2005, quando il 100 per cento degli Aiuti Alimentari prelevati hanno rilevato presenza del Gene di mais Bt Mon GA21, anche nel 2006 i risultati hanno riportato il 100 per cento di presenza di OGM nei campioni raccolti, dei quali il 87 per cento apparteneva a comunità del Dipartimento di Jinotega ed il 13 per cento al Dipartimento di Siuna.
Nei Prodotti Processati
Si sono svolte indagini su Gruma Centroamérica e si è scoperto che LLC-GRUMA è una filiale produttrice di farina di mais con base in Costa Rica, 100 per cento proprietà di GRUMA, ed è presente in Guatemala, El Salvador, Honduras e Nicaragua, producendo farina di mais venduta successivamente con il marchio MASECA.
A Matagalpa, Jinotega, Sébaco, Managua e León si sono svolte le indagini nei principali centri di distribuzione dei prodotti MASECA e SABEMAS, le quali sono farine di mais con un alto indice di domanda da parte dei consumatori.
In tutte le città i risultati hanno rivelato la presenza di transgenici nel 100 per cento dei prodotti analizzati.
Considerando i risultati, dove si è constatata la presenza di OGM, sia negli Aiuti alimentari come nei prodotti processati, l’Alleanza di Protezione alla Biodiversità fa sapere:
1) Che il Programma Alimentare Mondiale (PAM) contro le risoluzione del Parlamento Centroamericano e del Consiglio Centroamericano dei Procuratori dei Diritti Umani, continua a distribuire alimenti con OGM che ledono la salute, la sicurezza e la sovranità alimentare dei settori vulnerabili;
2) Denuncia che il Governo degli Stati Uniti distribuisce per mezzo del "Programmed U.S. Food Aid" ed il Project Concern International, aiuti alimentari contaminati con OGM, con la scusa delle necessità urgenti dei settori più vulnerabili a livello mondiale;
3) La modalità di introduzione di questi prodotti si realizza senza nessun tipo di controllo;
4) Denuncia che le imprese di produzione e distribuzione di farina di mais, COMAL, MASECA e SABEMAS, stanno distribuendo alimenti contaminati con OGM, destinati al consumo umano diretto, negando il diritto di scelta ai consumatori.
Per questa situazione, l’Alleanza chiede al Governo del Nicaragua ed ai settori politici:
– L’applicazione delle Risoluzioni del Parlamento Centroamericano e del Consiglio Centroamericano dei Procuratori dei Diritti Umani.
– L’approvazione urgente della "Legge per la Prevenzione dei Rischi derivanti dagli Organismi Geneticamente Modificati" e della "Legge sulla Diversità Biologica", come parte di un insieme di norme di controllo in materia di OGM.
– Che i candidati presidenziali incorporino nei loro programmi di Governo la Protezione alla Diversità Biologica e la creazione di zone libere da coltivazioni di OGM.
– Che nell’ambito del Protocollo di Cartagena, il Governo del Nicaragua, di fronte all’assenza di un adeguato Quadro Regolativo Nazionale, notifichi per mezzo del "Centro di Informazione sulla Sicurezza della Biotecnologia" che le importazioni destinate all’uso alimentare umano, debbano sollecitare un consenso previo e che il Governo si riservi l’applicazione del Principio di Precauzione".
L’Alleanza ha anche deciso di sviluppare un lavoro di accompagnamento ai Governi municipali per l’elaborazione da un’ordinanza municipale relativa agli OGM nei loro territori, la presentazione dei risultati dell’indagine ai docenti e ai governi municipali in cui l’indagine è stata realizzata, alle organizzazioni che operano nel settore dei consumatori, delle cooperative produttrici di alimenti e della sicurezza e sovranità alimentare.
Inoltre, continuerà a effettuare indagini ed a denunciare gli effetti degli OGM sulla salute pubblica e sull’ambiente a livello nazionale e regionale.
¹Centro Humboldt, Centro Nicaraguense de Derechos Humanos (CENIDH), Centro de Información y Servicio de Asesoría en Salud (CISAS), Federación Nacional de Cooperativas Agropecuarias (FENACOOP), Liga de Defensa del Consumidor de Nicaragua (LIDECONIC), Programa Campesino a Campesino, Servicio de Información Mesoamericana sobre Agricultura Sostenible (SIMAS), Unión Nacional de Productores Asociados (UNAPA), Unión Internacional de Trabajadores de la Alimentación (UITA)
(Testo e foto Giorgio Trucchi - Ass. Italia-Nicaragua gtrucchi@itanica.org )